domenica 11 marzo 2018

Teatro: successo di Chiara Centorami in "No grazie, il caffè mi rende ancora nervoso", per la regia di Lello Arena

 di  LINO SPADACCINI

Ancora un grande successo teatrale per Maria Chiara Centorami in "No grazie, il caffè mi rende ancora nervoso", per la regia di Lello Arena, al Teatro Augusteo di Napoli dal 2 marzo.
Questa sera è previsto l'ultimo spettacolo della divertente commedia scritta da Paolo Caiazzo, Lello Arena e Francesco Velonà, in un certo senso il sequel del famoso film del 1982 con protagonisti Massimo Troisi e Lello Arena.
Il sipario si apre
con un filmato dal carcere di Poggioreale dove Michele Giuffrida (Lello Arena), sta scontando l'ergastolo per aver confessato di essere "FunniculìFunniculà", il temibile serial killer di artisti napoletani come James Senese e Massimo Troisi, a suo avviso troppo innovatori per una Napoli che doveva rimanere così com'è.

L'ergastolano riceve la visita inaspettata di un misterioso emulatore intenzionato a continuare il suo progetto criminale all'insegna del motto "o ciuccio è ferito ma nun è muorto!".

Dopo l'annuncio in città cominciano a sparire una serie di personaggi famosi del mondo dello spettacolo, e i sospetti si concentrano sulla villetta di provincia della omonima famiglia Giuffrida.
Il capofamiglia Gaetano (Paolo Caiazzo) è un tassista con la passione del teatro, specializzato nelle opere Scarpettiane. Vive con la moglie Stella (Susy Del Giudice), rappresentante di sex toys; il padre Aristide (Salvatore Misticone), vecchio attore di teatro classico; e il figlio Michele (Nicola Pavese), che ha una malsana passione per le storie dei serial killer. Per contrastare le bizze senili di Aristide, Gaetano è stato costretto anche ad assumere Oho (Maria Chiara Centorami), badante ucraina dalle innumerevoli pretese. In realtà la ragazza ha un nome impronunciabile, per cui si fa chiamare Oho, come l'esclamazione che tutti fanno quando le ammirano il fondoschiena. Il vecchio Aristide perde la testa per la bella ragazza e vorrebbe sposarla, ma Oho nasconde un segreto circa la sua reale provenienza.

Il cognato di Gaetano (Francesco Procopio), giornalista de Il Mattino e scroccone incallito, riceve in redazione, con le medesime modalità del caso originale, le rivendicazioni delle sparizioni. Confessa a Gaetano il sospetto che il nipote abbia preso troppo sul serio la sua passione per le storie criminali e che sia passato all’azione.

Nel frattempo il sottotetto si popola con gli artisti sequestrati. La vita scorre nella serena villetta mentre nella soffitta degli orrori gli ostaggi cercano disperatamente una via di fuga. Il caso si allarga e anche la soffitta comincia a essere affollata. Gli indizi che maldestramente il maniaco lascia inchiodano il ragazzo, ma la soluzione non è semplice. Ognuno della famiglia nasconde un lato oscuro, e potrebbe essere… il nuovo FunniculìFunniculà!

Andare a rispolverare un film cult degli anni '80 poteva essere quantomeno azzardato, ma la scelta di Lello Arena e Paolo Caiazzo è rivelata vincente e particolarmente apprezzata dal pubblico, che in questi giorni ha affollato la platea del prestigioso teatro napoletano, decretando di fatto il successo della nuova commedia teatrale.

Ancora tanti complimenti all'attrice vastese Maria Chiara Centorami, che nell'ultimo abbiamo apprezzato al cinema in "Tiro libero", per la regia di Alessandro Valori ed a teatro in "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello, per la regia di Daniele Salvo, "Attrazioni cosmiche", di e per la regia di Marco Cavallaro, e "Miseria e Nobiltà 2.0", adattamento e regia di Giuseppe Miale di Mauro.

Lino Spadaccini







Nessun commento: